Sempre più italiani scelgono di trascorrere la propria pensione all’estero, attratti da un costo della vita più basso, un clima migliore o semplicemente dal desiderio di vivere nuove esperienze.
Questa decisione comporta comunque una serie di considerazioni e adempimenti che è bene conoscere prima di fare le valigie, come vedremo a breve.
Aspetti fiscali: tassazione della pensione all’estero
Uno dei primi aspetti da considerare quando si decide di trasferire la propria residenza all’estero da pensionati è il regime fiscale applicabile.
La tassazione della pensione può variare significativamente a seconda del paese di destinazione e degli accordi bilaterali in vigore con l’Italia. Alcuni punti chiave da tenere a mente sono:
- Convenzioni contro la doppia imposizione
- Paesi con regimi fiscali agevolati per i pensionati
- Obbligo di dichiarazione dei redditi in Italia e nel paese di residenza
- Eventuali benefici fiscali per i pensionati stranieri
È fondamentale informarsi accuratamente sul regime fiscale del paese scelto e consultare un commercialista esperto in fiscalità internazionale per evitare problemi con il fisco italiano o del paese ospitante.
Assistenza sanitaria: come gestire la copertura medica
La salute è un aspetto cruciale da considerare quando si decide di vivere all’estero da pensionati. È importante verificare:
- La validità della tessera sanitaria europea nel paese di destinazione
- L’esistenza di accordi bilaterali in materia di assistenza sanitaria
- La qualità e i costi del sistema sanitario locale
- L’opportunità di stipulare un’assicurazione sanitaria integrativa
In alcuni paesi, potrebbe essere necessario dimostrare di avere una copertura sanitaria adeguata per ottenere il permesso di soggiorno.
Informatevi presso l’ambasciata o il consolato del paese di destinazione per conoscere i requisiti specifici.
Pratiche burocratiche: documenti e permessi necessari
Trasferirsi all’estero richiede l’espletamento di diverse pratiche burocratiche, sia in Italia che nel paese di destinazione. Tra i passaggi fondamentali:
- Iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero)
- Richiesta del permesso di soggiorno nel paese ospitante
- Eventuale conversione della patente di guida
- Comunicazione del trasferimento all’INPS
Da luglio, come spiegato da Marchisella, i pensionati che vivono all’estero potranno ricevere la pensione solo tramite bonifico sul proprio conto corrente.
Questo cambiamento sottolinea l’importanza di avere un conto bancario nel paese di residenza e di comunicare tempestivamente all’INPS le proprie coordinate bancarie.
Costo della vita e scelta della destinazione
La scelta del paese in cui trasferirsi è cruciale e dipende da diversi fattori personali. Tuttavia, è importante considerare:
- Il costo della vita in relazione all’importo della pensione
- Il clima e le condizioni ambientali
- La presenza di una comunità di espatriati italiani
- La facilità di accesso ai servizi essenziali
Paesi come il Portogallo, la Spagna o alcuni stati dell’Est Europa sono spesso considerati mete attraenti per i pensionati italiani, grazie a un buon rapporto qualità-prezzo della vita e a politiche fiscali favorevoli.
Ad ogni modo è consigliabile visitare il paese scelto più volte prima di prendere una decisione definitiva, magari soggiornandovi per periodi prolungati in diverse stagioni.
Gestione del patrimonio e delle proprietà in Italia
Infine, è importante considerare come gestire il proprio patrimonio e le eventuali proprietà lasciate in Italia. Alcuni aspetti da valutare sono:
- La gestione di conti correnti e investimenti in Italia
- L’eventuale affitto o vendita di immobili di proprietà
- La nomina di un rappresentante fiscale in Italia
- La pianificazione successoria in un contesto internazionale
È consigliabile consultare un notaio o un avvocato esperto in diritto internazionale per gestire al meglio questi aspetti e evitare problemi futuri.
In sintesi, trasferirsi all’estero da pensionati può offrire numerosi vantaggi in termini di qualità della vita e opportunità di nuove esperienze.
Prendete il tempo necessario per valutare tutti gli aspetti menzionati, consultate esperti nei vari settori e, se possibile, fate un’esperienza di vita nel paese scelto prima di compiere il grande passo.